Per noi che amiamo lo sport, il freddo può diventare un compagno d’allenamento da sfruttare ogni giorno, perché regala un sacco di benefici. Provare per credere.

Se vi dicessi che c’è una gradazione, assolutamente analcolica, capace di cambiarvi la vita?

Parlo di uno strumento affascinante, potente, ma soprattutto in grado di regalarvi, fin da subito, un miglioramento del vostro stato psico-fisico: il freddo.
Tra miti e realtà, facendo lo slalom tra le mode del momento, vi racconto la mia esperienza con il freddo e come l’ho inserito nella mia routine, senza viaggi in Antartide o costosissime sedute in hub dedicati alla crioterapia.

Torniamo indietro negli anni a quando, circa sedicenne, lessi di un gruppo di impavidi, noti col nome di “Orsi Polari”, che erano soliti tuffarsi nel Po durante i giorni della merla (i più freddi dell’anno secondo la tradizione).
Probabilmente l’idea di provare qualcosa di così apparentemente folle mi corteggiò al punto da iniziarmi a una preparazione, del tutto improvvisata e istintiva, verso il grande giorno in cui anche io mi sarei buttata in un freddissimo Po.

Non mi buttai nel Po, ma il freddo non mi abbandonò più.

I secondi di doccia fredda alla fine della mia doccia mattutina si trasformarono poco a poco in minuti di cui non potevo fare a meno.
Il passaggio dalla doccia alla vasca di ghiaccio fu una conseguenza dettata dall’esigenza di un recovery impattante (e fai da te) dopo i lunghi di corsa in preparazione per la maratona (impresa che portai a termine due volte, con gioia inenarrabile. Ma questa è un’altra storia…). Avevo infatti letto su un articolo che i rugbysti erano soliti farlo e dato che l’idea del freddo, a quel punto, non mi spaventava più, non ci pensai due volte.
Inutile dire che i benefici erano incredibili.
Al tempo praticavo già Yoga e meditazione ma non avevo mai pensato di affrontare il freddo in modo consapevole e controllato: mi limitavo a subirlo.

Poi accadde l’altra svolta: una sera, sotto consiglio di un amico, guardai una puntata di Goop dedicata al freddo e ai suoi benefici. Ospite d’onore: Wim Hof. Per chi non lo conoscesse, Hof è famosissimo per le sue imprese straordinarie che lo hanno ribattezzato The Iceman. Hof portava l’attenzione sul respiro, una novità che non avevo mai preso in considerazione.
Lì cambiò tutto e i benefici dei bagni ghiacciati si amplificarono. Il resistere al freddo come nemico si trasformò nell’ascoltare il freddo come amico.

Il respiro è la migliore chiave d’accesso al momento presente e permette un profondo ascolto del proprio corpo.

Ribadisco: ascolto del proprio corpo perché, ora che scendiamo nel pratico, mi preme sottolineare quello che ripeto sempre, ovvero che la condizione necessaria per ogni tipo di esperienza, anche la più piccola e banale, improvvisata tra le mura di casa, va fatta ascoltando il proprio corpo. L’attenzione ai suoi segnali è un’arte che forse richiede un po’ di allenamento ma che sicuramente è in grado di proteggerci se non addirittura salvarci la vita.

Pronti per partire alla volta del favoloso mondo del freddo?

Le parole d’ordine sono costanza, tempo e rispetto. Iniziate a prendere confidenza con il freddo, poco per volta.
Per chi è assolutamente alle prime armi anche immergere le mani in una bacinella di acqua ghiacciata può essere un primo passo interessante. Consiglio poi di arrivare gradualmente all’immersione (sia che si tratti nella vasca da bagno in casa, sia che si tratti di una tinozza, sia di un laghetto ghiacciato) solo dopo che la permanenza di un paio di minuti sotto la doccia fredda è una routine consolidata.

Quando approccerete il freddo, sinceratevi di portare l’attenzione sul respiro. Vietato restare in apnea o assecondare un respiro affannoso: vanificherete i benefici. Che riusciate a stazionare nel freddo pochi secondi o qualche minuto, puntate a trovare la calma. Respirate lentamente e profondamente, andate a cercarla dentro di voi questa sensazione di pace e lentezza. Lasciate che tutto intorno a voi si faccia ovattato e che il freddo vi conceda i suoi benefici.

I benefici

il freddo è un’ottima palestra per i vasi sanguigni che, allenati, garantiscono un miglioramento della circolazione a tutto tondo (con conseguente eliminazione rapida delle scorie metaboliche)

aumenta la produzione di globuli bianchi, che sono i deputati a difenderci da virus e infezioni (aumentano quindi le famose difese immunitarie)

è un antinfiammatorio naturale, un potentissimo antidepressivo (ebbene sì, ne beneficia anche l’umore!) e aiuta a migliorare la qualità del sonno.

Prima di lasciarvi alla vostra prima freddissima esperienza, mi preme ribadire che è importantissimo procedere per step, magari farvi assistere da qualcuno e confrontarvi con il vostro medico se soffrite di patologie di qualsiasi tipo.
Una volta usciti dall’acqua fredda, asciugatevi, copritevi e magari sorseggiate una bevanda calda. La fase che segue all’esposizione è altrettanto delicata quindi dedicatele il tempo e le attenzioni che richiede. Riaccompagnate il vostro corpo verso la sua temperatura abituale con dolcezza (nessuna doccia bollente per scaldarsi!) e approfittate di questi minuti per ascoltarvi, per ascoltare, tra un sorso e un respiro, tutte le cose meravigliose che il vostro corpo può svelarvi.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 marzo 2024 alle 06:36
Autore: Redazione Tuttorunning
vedi letture
Print