A Treviso c’è l’Everest delle corse in rosa. Una montagna di passione e solidarietà che quest’anno, in una stagione ancora complicata,  ha oltrepassato quota ottomila: 8.138 iscritte per un evento che ha riannodato il filo interrotto dall’emergenza sanitaria, colorando nuovamente la città di rosa.

Per Treviso in rosa è stata una ripartenza coi fiocchi dopo le difficoltà delle edizioni 2020, andata in scena solo virtualmente, e 2021, disputata in estate con l’applicazione di severi protocolli di contenimento della pandemia.   

Per l’ottava edizione dell’evento organizzato da Trevisatletica e Corritreviso, in partnership con la LILT, sono arrivate a correre e a camminare in centro storico da nove regioni e 32 province. Rappresentate al via anche Puglia e Sicilia. Due partecipanti sono persino giunte dalla Sardegna: Maria Paola e Patrizia hanno suggellato il gemellaggio, nato quest’anno, fra Treviso in rosa e la Corri in rosa di Sassari.

“Grazie per colorare nuovamente di rosa la città - ha detto alla partenza in viale Bartolomeo d’Alviano, ai piedi delle Mura, il sindaco Mario Conte -. Sono stati due anni di sacrifici, ma adesso torniamo a riassaporare la normalità. Una normalità che, nel caso di Treviso in rosa, significa sport, divertimento, condivisione, solidarietà. Ieri sono stato alla festa degli Alpini di Rimini, oggi sono qui con le donne di Treviso in rosa. Due grandi comunità. Due bellissimi momenti di aggregazione e festa”.

Partenza alle 9.30 in punto: prima il folto gruppo delle pattinatrici di Future Inline, guidate dall’ex campionessa mondiale Erika Zanetti. Poi tutte le altre. Ben 86 i gruppi iscritti. Il più numeroso? Quello organizzato dalla LILT di Treviso, con 276 iscritte. Poi il gruppo sportivo culturale San Martino, con 158 partecipanti, e le Rose di Monigo, con 118.  

“Il ritorno di Treviso in rosa – ha commentato il presidente della LILT trevigiana, Alessandro Gava, accompagnato dalla vicepresidente Nelly Mantovani – è un’emozione fortissima. Per la nostra associazione è una grande occasione per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori. E poi, grazie ai fondi raccolti da Treviso in rosa, potremo rendere pienamente operativa la palestra riabilitativa che si trova nella nostra nuova sede di via Venzone, in modo che sempre più persone possano completare al meglio il percorso di cure”. 

Al via di Treviso in rosa anche due campionesse dello sport, l’ex ciclista Diana Ziliute e la mezzofondista Giulia Alessandra Viola. “Avevo partecipato a Treviso in rosa qualche anno fa, ma non ricordavo tanto entusiasmo - ha detto l’azzurra di Musano -. L’evento è cresciuto tantissimo. E’ la dimostrazione che lo sport ti offre sempre una marcia in più per superare le difficoltà”.

Treviso in rosa è però, davvero, la corsa di tutte: la prendi e la gusti come vuoi. C’è chi ha corso, chi ha camminato e chi, come le ragazze del sodalizio Kangoo Jumps di Mogliano, l’ha fatta letteralmente con le molle ai piedi. C’erano bambine spinte sui passeggini da mamme affaticate ma sorridenti. C’erano nonne con le unghie laccate, i cappellini colorati e l’entusiasmo delle ragazzine. C’era il ricordo di amiche che se ne sono andate. C’era chi, come Roberta, ha percorso i 7 chilometri lungo vie e piazze del centro storico facendosi spingere sulla carrozzina dalle amiche Isabella e Laura, ma gli ultimi metri ha voluto a tutti i costi farli sulle proprie gambe. C’erano Leo e Gianluca Pacini, i deejay di Radio Company, un concentrato di ritmo e simpatia, che, dopo la corsa, hanno trasformato le mura in una discoteca a cielo aperto. Mentre Michele, con la sua musica, ha animato il punto di ristoro in Borgo Cavour. E c’erano le spettacolari Chiara ed Elena che hanno trascorso la mattinata sui trampoli: loro le più fotografate.  

“Siamo partiti in ritardo a causa del Covid che ancora imperversava a gennaio, ma alla fine i numeri sono stati comunque imponenti e la partecipazione ha superato ogni previsione - commentano gli organizzatori Filippo Bellin (Trevisatletica) ed Enrico Caldato (Corritreviso) -. Il transito delle ottomila donne sulla linea di partenza è durato quasi mezz’ora. Abbiamo riassaporato momenti di condivisione e spensieratezza che parevano dimenticati. Quest’anno, oltre alla LILT, ha corso con noi l’Avis provinciale. Siamo aperti ad ogni forma di collaborazione. Vorremmo che diventasse sempre più l’evento dell’intera città: Treviso in rosa appartiene a tutti coloro che la amano”.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 09 maggio 2022 alle 22:50 / Fonte: Antonello Menconi
Autore: Redazione Tuttorunning
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