La Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) nazionale ha comunicato la sospensione disciplinare per tre anni, sino al 5 novembre 2026, di una giovane atleta perugina tesserata per una società umbra. Da quanto si è appreso, la ventinovenne podista ha pagato una leggerezza tutt’altro che finalizzata a migliorare le proprie prestazioni. Infatti, si è sottoposta ad una pratica salutare riconducibile alla gamma dell'ossigenoterapia, della quale non ne era assolutamente consapevole delle conseguenze disciplinari. Anche perché si tratta di un’atleta che disputa poche gare durante l’anno. Ad avvalorare la totale buonafede della podista perugina è stato il fatto di aver pubblicato in una “storia” sui social le immagini della conferma di essersi sottoposta a questa pratica, ritenendo che fosse pienamente consentita ed al fine di promuovere la pratica stessa. Solo dopo esser entrata nel mirino dell’antidoping si è resa conto dell’ingenuità commessa. Da quanto si è potuto apprendere, dopo una prima sospensione di quattro anni e mille euro di una multa, c'è stata una riduzione a tre anni di sospensione senza sanzione pecuniaria.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 28 novembre 2023 alle 06:28
Autore: Redazione Tuttorunning
vedi letture
Print