Con settembre tornano gli impegni, il lavoro, gli incastri in agenda… E gli allenamenti? Ecco come far combaciare tutto senza farsi divorare dall’ansia.

Il bello delle vacanze estive è potersi concedere qualcosa in più che solitamente nella vita di tutti i giorni ci viene difficile. Ma tornare ad allenarsi dopo le ferie e riprendere la vecchia routine, conciliando impegni di lavoro e organizzazione familiare, non è affatto semplice. Un cambiamento che si ripete ogni anno e che puntualmente viene percepito come un momento di difficoltà da molte persone, richiedendo dei tempi più o meno lunghi di adattamento. 

Ecco alcuni consigli da sperimentare per ricominciare ad allenarsi senza traumi, dando tempo a mente e corpo di ripartire.

tempo al tempo

reason why

pianificazione

flessibilità

atteggiamento positivo

Tempo al tempo

Può sembrare un gioco di parole, ma riprendere l’attività fisica senza ansia da prestazione e senza mettere eccessivamente sotto pressione il nostro fisico, contribuisce a ridurre e prevenire lo stress e permette di mantenere l’equilibrio emotivo. Iniziamo gradualmente, impariamo ad ascoltarci senza essere troppo rigidi con noi stessi e cominciamo a riconoscere e allontanare le situazioni che ci rubano energia. Dopo qualche allenamento le cose inizieranno a tornare alla normalità.

Reason why

‘Vorrei iscrivermi a una gara autunnale, ma al rientro dalle ferie estive i ritmi di lavoro sono estenuanti, l’organizzazione familiare è complicata e non ho abbastanza tempo per allenarmi. Sarà per la prossima volta’.

Ci è mai capitato di rinunciare a un progetto senza nemmeno provarci pensando che tutto, in quel momento, stesse remando contro di noi e i nostri buoni propositi? Sono pensieri che hanno un impatto negativo nella nostra quotidianità e non sono funzionali. Quello che invece può esserci utile quando l’obiettivo sembra impossibile da raggiungere è interrogarsi sul perché. ‘Da 1 a 10, quanto è importante per me fare questa gara?‘

Perché in qualsiasi situazione della vita, saremo motivati a perseguire un obiettivo solo quando avremo capito cosa ci spinge a raggiungerlo, qual è la motivazione profonda che porta all’azione. Una volta trovato il perché, il passo successivo sarà prendere abitudini sane che ci portino verso la meta desiderata. Senza la reason why è difficile mantenere la motivazione soprattutto quando arrivano le difficoltà, come ad esempio riprendere ad allenarsi dopo lo stop estivo. Inoltre fissare un obiettivo più vicino nel tempo e più conforme alla nostra forma fisica, ci aiuterà a riprendere la routine sportiva di tutti i giorni in modo più sereno e consapevole.

Pianificazione

È importante imparare a dare valore al proprio tempo programmando le attività quotidiane e creando buone abitudini. Pianificare significa innanzitutto rallentare e impostare con chiarezza gli obiettivi. Chiederci ad esempio se le attività in calendario nella settimana o nel mese in corso sono meritevoli di attenzione può essere un modo per iniziare a dare delle priorità. Oppure fare un elenco degli impegni, depennare ciò che non è importante, dedicare blocchi di tempo alle cose che riteniamo funzionali isolandole da tutte le altre.
Sicuramente avremo già una checklist mentale di tutto ciò che dobbiamo fare durante la giornata, ma… abbiamo mai pensato di metterla nero su bianco e appenderla in un luogo della casa ben visibile? Potrebbe essere una lavagna, un calendario appeso al frigo, una bacheca virtuale. Sembra banale, ma è molto efficace!

Flessibilità

È fondamentale essere elastici e in grado di riassegnare le priorità apportando modifiche al piano quando necessario. Questo significa non avere fretta di definire una routine: i ritmi e gli orari devono essere pian piano riadattati al nuovo inizio. Semplici azioni ripetute con costanza fino a diventare abitudini sono una scorciatoia positiva del nostro cervello e ci aiutano a risparmiare energie. Se non le avessimo, ogni giorno dovremmo prendere migliaia di decisioni e anche la più piccola scelta (come ad esempio definire i giorni di allenamento) diventerebbe una fatica enorme. Come scrive l’autore americano Sean Covey ‘Noi diventiamo ciò che facciamo ripetutamente’ e siccome le abitudini possono essere create, perché non trasformare la programmazione in un’abitudine? Una ripresa graduale ma in modo vigoroso aiuta a non lasciarsi vincere dalla pigrizia o sopraffare dagli altri impegni.

Atteggiamento positivo

Lo stato d’animo ha un’influenza concreta in tutto ciò che facciamo, ancor di più nei nuovi inizi. Tradurre la voglia di essere più presenti, più produttivi, più sereni mentalmente e in forma fisicamente in piccole azioni, permette di concentrarsi su ciò che si può fare oggi, al meglio delle possibilità, per raggiungere l’obiettivo. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 06:25 / Fonte: Carlotta Lettieri – Antsy
Autore: Redazione Tuttorunning
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