Distanze più lunghe, ritmi più costanti e una partecipazione in crescita: ecco come sta cambiando la corsa secondo il Garmin Data Report 2025, dal quale emergono interessanti dai anche per gli organizzatori di manifestazioni di corsa. In un anno in cui gli sport di endurance hanno visto una crescita trasversale, la corsa si conferma il motore principale di questo movimento. Non solo per numeri, ma per qualità: gli italiani non stanno semplicemente correndo di più, stanno correndo meglio. A raccontarlo è il Garmin Data Report 2025, che fotografa l’evoluzione delle abitudini sportive a livello globale e conferma un trend ormai chiaro.

Attività in aumento: +8% in un anno

Il dato generale è netto: nel 2025 le attività registrate crescono dell’8% rispetto al 2024. Un incremento che rafforza il ruolo della corsa come disciplina cardine all’interno delle routine di allenamento.

Corsa outdoor +6%, boom dell’indoor (+16%)

La corsa all’aperto resta il riferimento, con un +6% a livello globale e Paesi come il Giappone ai vertici per attività registrate.
A sorprendere è però il balzo dell’indoor: +16%, spinto dagli utenti norvegesi e da una pratica sempre più diffusa in palestre e centri fitness.

Interessante la differenza tra generi: gli uomini corrono all’aperto il 21% in più rispetto alle donne, mentre le donne scelgono l’indoor con un 16% in più rispetto agli uomini.

Routine più diversificate

Il 2025 segna anche una forte integrazione tra discipline, con attività complementari che crescono in modo significativo rispetto l’anno precedente:

sport con racchetta: +67%, trainati soprattutto dalle donne 18–29 anni;

Pilates: +46%;

HIIT: +45%;

allenamento della forza: +29%, con le donne più attive degli uomini di 6 punti percentuali;

escursionismo: +12%, con la Slovenia ai vertici.

In crescita anche yoga e camminata (+7%), sport invernali (+8%) e attività di respirazione (+6%).
La durata media degli allenamenti resta stabile: circa 55 minuti, con le corse concentrate tra i 30 e i 45.

Chi corre e come: le differenze tra fasce d’età

La corsa resta trasversale, ma ogni generazione mostra comportamenti distinti:

18–29 anni: prevale la corsa outdoor e su pista

30–39 anni: più cardio indoor, forza e tapis roulant

40–49 anni: spiccano nel trail running

50–59 anni: in testa per ciclismo indoor, nuoto in vasca e MTB

60–69 anni: più attivi nel ciclismo outdoor e nella camminata

70+: scelgono soprattutto il golf

A cambiare sono anche gli orari: gli over 70 si allenano soprattutto tra le 8 e le 10, mentre i più giovani preferiscono la fascia 16–19.

Sonno, stress e passi: la fotografia del recupero

Nel 2025 il sonno registra un leggero miglioramento (+1%, punteggio medio 71), mentre le donne risultano il 3% meno stressate degli uomini. I Paesi Bassi si confermano i meno stressati al mondo.

La Body Battery™ racconta differenze nette tra generazioni: media 75 nei giovani 18–29 anni, 64 oltre i 70. Al vertice globale si colloca il Portogallo.

Anche i passi crescono (+1,2%). Hong Kong guida la classifica mondiale con 10.663 passi medi al giorno, seguita da Corea del Sud, Spagna, Cina e Irlanda.
Oltre metà degli utenti supera gli 8.000 passi quotidiani, mentre il 28% arriva o supera quota 10.000.

L’insieme dei dati restituisce un quadro chiaro: la corsa continua a essere il baricentro del benessere, ma si inserisce in routine più ricche, variate e consapevoli.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 05:44
Autore: Redazione Tuttorunning
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