Una bella storia da raccontare. Quella di Gabriele Giombetti, podista umbro della Pietralunga Runners, che è tornato a correre dopo aver vinto la battaglia contro un terribile male. Nella vita di tutti i giorni è un agente di polizia locale. E' lui stesso a raccontare la propria esperienza. "Le prime avvisaglie sono arrivate nel marzo 2017, pochi giorni prima del compleanno, avevo portato a termine la 21 km della Strasimeno anche con un discreto tempo vista l'età. Qualche sera dopo sento un linfonodo ascellare ingrossato ma non gli do tanto peso, ma poi per insistenza di un'amica della palestra una sera mi prenota un'ecografia a Perugia e da quella sera è cambiata la mia vita. La mattina dopo mi sono ritrovato all'ospedale di Perugia a continuare gli accertamenti. Per due giorni sono partito da casa senza dir niente, piangendo per tutto il viaggio. Dopo 15 giorni mi chiamano e mi dicono che avevo un linfoma da curare e sinceramente, nella mia ignoranza, non sapevo neppure cosa fosse. Costretto a smettere di fare sport per dedicarmi alle terapie, che, fortunatamente, a parte i primi due giorni riuscivo a tollerarle benino. Qui l'incontro con il povero Leonardo Cenci che mi passava le sue tisane per smaltire meglio la chemio tra un ciclo è l'altro. Riuscivo anche ad andare in palestra, magari solo per corsi di yoga e pilates, ma almeno qualcosa facevo e stavo in mezzo alla gente piuttosto che rinchiuso in casa senza capelli, ma me ne importava poco. Ho sempre parlato della mia malattia e mai l'ho nascosta, perchè qui trovavo la forza per reagire e combatterla. Dopo un anno e cicli di radio mi sono ritrovato guarito così come mi ero ammalato. Pur facendo controlli programmati mi sentivo sereno e piano piano son tornato a correre. A chi mi chiede consigli su come affrontare queste situazioni dico sempre di parlarne con tutti, che le malattie non sono una vergogna e nasconderle non serve e ti porta a non combatterle. Ora per coincidenza avevo rifatto la Strasimeno 2021 ed arrivato al traguardo in stato di smarrimento la giudice bionda si accorge che c’era qualcosa e mi fa salire in ambulanza ma i parametri erano tutti normali. Comunque nei giorni successivi ho ripreso a camminare male e avere problemi. La prendevo con lo stato del momento che il virus ci aveva provocato ma con il passare dei giorni peggioravo, per ritrovarmi di nuovo in ospedale a Perugia per una risonanza e referto di un meningioma da operare subito. Dopo qualche giorno di sconforto mi guardo dentro e grazie alla mia famiglia e tutti gli amici tanti runners ritrovo le forze per affrontare questo inaspettato intervento. La prima parola al chirurgo la mattina dopo l'intervento è stata quella se sarei potuto tornare a correre di nuovo. Mi guarda stupito ma la risposta è stata rassicurante e eccomi qui con fatica, ma riprendo. Un ringraziamento a tutti gli amici  e runners che sono passati in ospedale a sostenermi. Vorrei lanciare un messaggio a chi ne ha bisogno, sapendo che qualsiasi cosa succeda mettiamoci sempre del nostro per affrontare le situazioni brutte poi si sa non finiscono sempre come si spera, ma almeno ci abbiamo provato. Io la mattina ogni volta che mi sveglio mi dico allo specchio Forza, non si molla di un centimetro!".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 14:53 / Fonte: Antonello Menconi
Autore: Redazione Tuttorunning
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