Lutto nel mondo dello sport con la morte ad appena 29 anni (compiuti lo scorso 4 agosto) di Mattia Debertolis, già tesserato per l'Atletica Vicentina ed in passato per l'Us Primiero, che che era stato ricoverato a Chengdu, in Cina, dopo un malore accusato durante la gara inaugurale dei World Games. Atleta a 360 gradi e soprattutto runners, ingegnere civile, trentino, attualmente viveva a Stoccolma per motivi professionali e sabato notte stava affrontando una gara di corsa di Orientamento su un percorso caratterizzato da una temperatura di circa 43 gradi quando, improvvisamente, si è accasciato a terra. L'atleta è stato trasportato d’urgenza in ospedale e ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata, ma le condizioni sono apparse subito gravissime. Secondo le prime ricostruzioni, Debertolis era regolarmente in gara quando il suo Gps, dispositivo di cui sono dotati tutti gli atleti, ha improvvisamente smesso di trasmettere, segnalandolo fermo: questo ha fatto scattare immediatamente le operazioni di soccorso ed è stato ricoverato in rianimazione. A distanza di due giorni è arrivata la notizia della morte dopo aver ricevuto l’estrema unzione. “Mattia – ha scritto il presidente della Federazione italiana sport orientamento (Fiso) ed ex presidente della Fidal, Alfio Giomi – ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal Ct Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della Iof e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo. Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo”. Prima della morte il ragazzo aveva anche ricevuto il sacramento dell’estrema unzione. Il momento, profondamente toccante e intimo, è stato officiato dal Vescovo di Chengdu, giunto dopo un viaggio di due ore per raggiungere l’ospedale. La mamma, Erica Zagonel, e il fratello Nicolò avevano fortemente voluto che Mattia ricevesse questo sacramento.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 12 agosto 2025 alle 12:14
Autore: Redazione Tuttorunning
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